Un soggiorno nella storia e nella natura della Penisola Sorrentina, il paradiso dei sub e degli amanti del mare

 

- La grotta di Mitigliano e le sue Brotule

La cala di Mitigliano, intitolata ad un antico romano di nome Metellium, si apre verso ovest sulla parete di Punta Campanella. Lungo il suo costone sinistro, versante nord, si intravede a circa metà altezza l’ingresso superiore parzialmente emerso della grotta omonima.
La cavità è di sicura origine carsica, è, infatti, evidente dalla conformazione delle pareti e del fondo che in epoca remota vi scorresse un corso d’acqua. La grotta è costituita da un tunnel abbastanza regolare, visitabile per un tratto di un centinaio di metri. L’ingresso risulta ampio e regolare, allungato sulla verticale fino sfiorare la superficie con una base a circa 18 metri di profondità. Il fondo della grotta è costituito da un pavimento livellato di sabbia grossolana mentre le pareti quasi verticali sono in roccia calcarea e il “tetto” la richiude in un tunnel largo da 15-16 metri ad un minimo di circa 1,5 metri nel punto più basso ad una settantina di metri dall’ingresso. Il restringimento è lungo una decina di metri e una volta oltrepassato permette di raggiungere una camera pressoché sferica di una ventina di metri di diametro in cui è possibile osservare un pesce piuttosto raro: la Brotula (Brotula nigra). In realtà la rarità di un animale marino è un concetto relativo, è ovvio che ci siano animali molto più diffusi di altri, ma la rarità in mare è intrinsecamente legata all’habitat in cui vive quel determinato animale ed in cui è possibile osservarlo. La Brotula vive normalmente oltre i duecento metri di profondità, ma ha la singolare abitudine, qualora trovi adeguate condizioni di assenza di luce, di adattarsi a vivere anche in pochi metri di fondale. Ecco spiegata la sua presenza in una grotta che ha un fondale di una quindicina di metri. La Brotula nigra è detta anche pesce sigaro per la sua particolare forma e per il suo colore scuro. Essa è lunga al massimo una decina di centimetri, ha un colore compreso tra il cuoio ed il marrone molto scuro con riflessi violacei alla luce del faro, mentre gli esemplari giovanili sono solitamente molto scuri, quasi neri. La Brotula ha una grande bocca inclinata verso il basso ed una pinna dorso-ventrale fusa con la coda, si muove con scatti rapidi specie se disturbata dalla luce del torce.
Per poter fotografare la Brotula una volta era sufficiente la gloriosa nikonos con il complesso macro e due flash su staffa autocostruita, oggi è consigliabile utilizzare una macchina fotografica digitale compatta con flash dedicato ricordandosi di utilizzare un faro per ottimizzare la messa a fuoco. È consigliabile non indirizzare direttamente sul soggetto la luce del faro per non spaventarlo né farlo soffrire, in tal modo si potranno fare anche diversi scatti prima che la Brotula si allontani spaventata.
Oltre alla particolarità di questo incontro con la Brotula nella grotta di Mitigliano sono presenti piccoli scorfani, cipree della specie Luria, alcune specie di gamberi e granchi, corvine in stadio giovanile, attinie, tra cui spicca la delicatissima e quasi trasparente Alcampoides purpurea, anch’essa considerata rara, è in realtà abbastanza comune su fondali di sabbia grossolana e pulita, ma è cosi diafana da risultare poco visibile ad un occhio poco esperto.
È da sottolineare, infine,  che la grotta non presenta alcun pericolo non avendo né pericolosi diverticoli laterali né diramazioni. A pochi metri dall’ingresso si trova una colonna che biforca il tunnel principale in due tronconi paralleli che si ricongiungono dopo pochi metri, il restringimento che si trova a circa due terzi della lunghezza non presenta pericolo di sorta essendo comunque alto oltre il metro, infine la consistenza sabbiosa del fondo non compromette la visibilità anche in caso di pinneggiate maldestre o di presenza contemporanea di numerosi subacquei. A metà della grotta è presente una campane d’aria respirabile in cui è possibile osservare splendide stalattiti. L’acqua nella grotta è limpida per tutto l’anno ad eccezione dei mesi di aprile e di inizio maggio a causa del disgelo e del periodo di riproduzione del plancton costiero.

Buona luce a tutti
Virgilio Liguori

 

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