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Un soggiorno nella storia e nella natura della Penisola Sorrentina, il paradiso dei sub e degli amanti del mare

TGI Diving Centers International

FARASAN BANKS

L’arcipelago delle Farasan è costituito da un vasto banco corallino composto da una moltitudine di isole e reef che si estendono dalla zona sud di Jeddah, fino alla costa Yemenita. La parte Saudita delle Farasan è divisa in due zone denominate Farasan Banks e Arcipelago Farasan.
Le nostre crociere si svilupperanno nell’area dei Farasan Banks, costituiti da piccole isole e una moltitudine di reef, di cui la maggior parte semiaffioranti. Base di partenza della crociera è il porto di Al Lith situato 230 km a sud di Jeddah. Dopo una navigazione di circa 3 ore si raggiungeranno i primi siti d’immersione; piccole isole di sabbia bianca si alternano con reef semisommersi. Veri e propri coni vulcanici salgono con pareti verticali da profondità superiori ai 500 mt. sui quali si sono formate le isole. Inesorabilmente rapiti dalla magia di questi luoghi primordiali ci si rende immediatamente conto di trovarsi in un mondo sconosciuto ed inesplorato.

Su tutte le isole vivono colonie di volatili che rendono i Farasan Bank un vero paradiso naturalistico e uno dei luoghi più incontaminati e selvaggi del pianeta, le isole hanno tutte una forma allungata, modellate dalla direzione dei venti predominanti ed è proprio su queste punte, laddove spira più forte il vento che si radunano gli uccelli. Le spiagge sono segnate dalle tracce delle tartarughe che durante la notte raggiungono le calde sabbie per andare a deporre le uova che presto si schiuderanno e i piccoli animali compiranno a ritroso il tragitto delle loro madri per raggiungere le acque nelle quali cominceranno la loro vita di animali marini.
Queste isole sembrano tutte simili, tuttavia ognuna di loro custodisce i propri segreti, a partire dalla differente composizione dello strato corallino fossile che ne determina la loro nascita. Osservando le spiagge si scorgeranno invece i segnali della loro storia quotidiana come pezzi di fasciame dei sambuchi, le tipiche barche dei pescatori del Mar Rosso, naufragati chissà quando e ormai erosi dal mare, lunghe cime di canapa, un remo semisommerso dalla sabbia e a ben guardare continueranno a comparire sempre nuovi segnali, come se ognuno di loro volesse improvvisamente raccontare la sua storia rimasta sepolta per tutti questi anni. L’isola di Mar Mar oltre ad una splendida immersione è anche l’ormeggio notturno.
A poca distanza si trovano le isole di Dohra, Jadir e Malathu e i reef di Gorgonia, Bandu e Long reef. 25 miglia a sud incontriamo sha’ab Ammar, un reef a forma di ferro di cavallo usato anche come ormeggio notturno. Poche miglia a sud, le isole di Danak, Jabbara, Eagle island e gli atolli corallini di Mudhar reef e Cioppy reef , palcoscenici di spettacolari immersioni nel blu. Caratteristica comune di tutti questi siti d’immersione è l’incredibile varietà di corallo duro presente sui pianori e l’enorme quantità di pesce, laddove batte la corrente. Scendendo lungo le punte si osserverà il passaggio del grosso pelagico tra cui lo squalo tigre più volte ammirato in diversi siti d’immersione. Il colorato Canyon reef chiuderà questo meraviglioso giro ai confini della realtà.

Dall’isola montagnosa di Abu Latt, dove si sosterà prima di rientrare in porto, si potrà ammirare uno scenario naturalistico da mozzafiato, semplicemente meravigliosa per la sua forma e per i suoi colori, abitata da colonie di uccelli, ci accoglie maestosa all’interno di una delle tante lagune dall’acqua verde smeraldo. Ci troviamo in un luogo primordiale dominato soltanto dalla natura e dal mare, dal quale spuntano magicamente rocce a forma di enormi panettoni. Abu Latt racchiude in se tutta la magia selvaggia dei misteriosi Farasan Banks; siamo coscienti di trovarci in un luogo dove ancora la natura ha il sopravvento sull’uomo e non ci rimane che sperare, che questo impagabile privilegio possa rimanere intatto il più a lungo possibile.

I Farasan Banks costituiscono un vero paradiso naturalistico grazie alle colonie di uccelli marini che vi nidificano e sono considerati una delle zone più selvagge del pianeta.
Soltanto l’ammiraglio Cousteau nel 1963 aveva soggiornato per un breve periodo da queste parti e scrisse “The living Sea” nel quale raccontò i Farasan Banks come una delle aree più affascinanti esplorate nel corso della sua prima spedizione in Mar Rosso a bordo della Calypso.

Da vedere:

Al termine della crociera ci si trasferirà a Jeddah dove si avrà la possibilità di effettuare una visita al mercato, cenare e poi trasferirsi in aeroporto.

Punti di immersioni :

Gorgonia reef, Malathu, Eagle Island

YANBU

Partendo dal porto di El Sharm, si effettuerà la prima immersione nel reef di Gotha el Sharm, un primo assaggio di questo mare vergine dove i coralli sono maestose sculture intatte. Navigando verso nord raggiungeremo il Marker 7 o sha’ab Gurush per poi proseguire la navigazione fino al comprensorio di reef denominato sha’ab Shu’ayabah, un ottimo ridosso notturno dal quale si raggiungeranno una serie di spettacolari immersioni come quella sul Marker 3 e il Marker 11 chiamato anche sha’ab Baatan; tutte immersioni caratterizzate da spettacolari pareti verticali rivestite da gorgonie e colorati alcionari.

Sui versanti esposti a sud di questi siti si trovano splendidi pianori che si propendono nel blu da dove sarà possibile avvistare branchi di pelagici come tonni, barracuda, carangidi oltre a squali grigi e squali martello. Il possente relitto dell’Argonautis appoggia silenzioso sul cappello di uno di questi reef, se le condizioni del mare lo permetteranno, sarà possibile entrare a visitare la sua parte emersa e magari immergersi andando a scoprire la zona immersa del relitto.
Da sha’ab Shu’ayabah, si navigherà successivamente verso sud per raggiungere il mitico comprensorio dei Seven reef dove immersioni come il Marker 32, Marker 34, Abu Galawa e Marker 39, offriranno l’opportunità di immergersi lungo i pianori che si propendono verso il blu dai quali si potranno avvistare branchi di grossi pelagici. Squali martello, albimarginatus e longimanus sono i padroni di queste acque così ricche ma la vera sorpresa sarà la ricchezza di queste pareti dove moltitudini di coralli duri si mischiano a foreste di gorgonie e alcionari.
Con la luce bassa dell’alba e del tramonto si ammirerà l’impressionante vita che circonda questi reef dove ogni corallo è ancora intatto. Poche miglia più a sud si trova il reef isolato di Mansi, una ampia colonna madreporica che s’innalza dalle profondità con pareti avvolte di gorgonie e alcionari. Scendendo ancora più a sud si incontrerà lo spettacolare atollo di sha’ab Suflani con le sue pareti che cadono verticali ad oltre 300 metri di profondità. Anche qui branchi di martello e vari tipi di pelagici potranno essere avvistati sulla sul pianoro a sud.
La crociera terminerà con l’immersione sul relitto dello Shouna, una vecchia nave a vapore turca affondata poche miglia fuori dal porto di Yanbu.
Questi fondali possono essere considerati quanto di meglio offre il Mar Rosso per limpidezza dell’acqua, corallo intatto, pareti a strapiombo e tanto pesce pelagico che con il passare del tempo si sta abituando sempre di più alla presenza dell’uomo. Tutte le immersioni sono eccezionali e gli atolli assolutamente vergini, regaleranno emozioni d’altri tempi.

Da vedere:

Al termine della crociera ci si trasferirà a Jeddah dove si avrà la possibilità di effettuare una visita al mercato, cenare e poi trasferirsi in aeroporto.

Punti di immersioni :

Seven reefs, Shaab Sadiki, Relitto Argonautis, Marker 3, Shaab Suflan

 

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