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Un soggiorno nella storia e nella natura della Penisola Sorrentina, il paradiso dei sub e degli amanti del mare

TGI Diving Centers International

Le seguenti escursioni sono prenotabili all'atto dell'iscrizione al viaggio e pagabili direttamente al ns. Rappresentante in Egitto:

- IL CAIRO

Un viaggio in Egitto sarebbe certamente incompleto se non si visitasse la sua Capitale.
Centro culturale del mondo arabo, con oltre 14 milioni di abitanti, è una delle più grandi metropoli del mondo, in continuo sviluppo. Qui Oriente ed Occidente, passato e presente si fondono dando vita ad un insieme piacevole da visitare, grazie anche al clima favorevole. Nel cuore del Cairo sorge il Museo Egizio, contenente la più importante raccolta di reperti archeologici che vanno dalla preistoria all'epoca tolemaico-romana.

Il tesoro di Tutankhamon, le statue di Chefren e gli innumerevoli sarcofagi sono solo alcune delle innumerevoli testimonianze dell'antico splendore faraonico. Tra i diversi quartieri, quello islamico, dominato dalla Cittadella, poderosa fortezza fatta erigere nel XII secolo dal sultano Saladino, offre con le sue imponenti Moschee, un interessante spaccato del mondo arabo, così come sono di grandissimo interesse la Cairo cristiana ed ebraica. Ma il volto forse più caratteristico della città si trova nel grande Bazaar di Khan El Khalili, mercato fondato dal Sultano Khalili alla fine del XIII secolo.
Le spezie e i profumi, abiti e caftani, narghilè e papiri, gioielli in oro ed argento, oggetti in rame ed ottone, le fumerie sempre piene di gente, la musica che si sente all’angolo di ogni via, la caotica folla che anima il mercato, hanno mantenuto una loro autenticità e sono di enorme suggestione per il viaggiatore. Alla periferia della Città sorge l'immensa Necropoli di Giza, divenuta quasi simbolo stesso dell' Egitto e della sua storia millenaria. Posto a una decina di chilometri dal centro del Cairo, il complesso archeologico è dominato dalle tre grandi Piramidi: quella di Cheope, Faraone della IV dinastia, risale al 2650 a.C., è la più alta, con 137 m. ed è aperta al pubblico; quella di Chefren, posta su un rilievo collinare, è la più intatta, ma non è visitabile; mentre quella di Micerino, la più piccola, è rimasta incompleta ed è anch’essa chiusa al pubblico.
Alle tre Piramidi principali fanno da contorno altre minori, costruite per ospitare le spoglie delle mogli e dei familiari dei Faraoni. Poco più in là si erge l'enigmatica Sfinge, ricavata dallo sperone di una roccia; questo colossale leone a testa umana, il cui volto è orientato nella direzione del sole nascente, doveva rappresentare la divinità solare del sovrano Chefren. Deteriorata dal vento e dallo smog della metropoli, la Sfinge è da anni in restauro. A circa 30 Km. dal Cairo, fra le sabbie del deserto, si trovano altri due importanti siti archeologici: la necropoli di Sakkara, usata come luogo di sepoltura non solo dagli abitanti della città ma anche da nobili e re, e la città di Menphis, che fu capitale dell'Egitto durante il Regno Antico. Posta sulla riva occidentale del Nilo, Menphis fu la prima capitale dell'Egitto unito, fondata nel 3100 a.C. da Menes, considerato il primo re della Prima Dinastia. Memphis rimase in vita per circa 4.000 anni e la sua bellezza e ricchezza furono celebrate fino all’epoca imperiale romana. Oggi, sparsi su un ampio raggio sino al limitare del deserto, non rimangono purtroppo che pochi ma imponenti resti, tra cui uno dei due Colossi di Ramsete (l'altro è stato portato al Cairo, davanti alla stazione ferroviaria in Ramses Square), la Sfinge di Alabastro, alcune statue, obelischi e colonne del palazzo di Merenptah e della casa del toro di Api, dalle proporzioni armoniose.

- IL NILO

Corre in territorio egiziano, dal confine col Sudan fino al delta nel Mediterraneo, per circa 1300 dei suoi 6671 Km. Il Nilo appare ancora oggi, millenni dopo la nascita lungo le sue rive di una delle più affascinanti civiltà, il grande protagonista di questa terra, il vero padre dell'Egitto. Tra Luxor ed Assuan, nel tratto navigabile in cui si effettuano le crociere alla scoperta dei siti archeologici più interessanti, il Nilo continua ad essere un luogo di enorme fascino: non solo per la storia che qui sembra diventare reale, ma anche dal punto naturalistico, per il verde brillante dei campi resi fertili dal limo del fiume, l'ocra del deserto che ne lambisce le sponde, l'azzurro delle acque che scorrono lente, solcate dalle feluche con le vele spiegate. Sulle rive del fiume sorgono alcuni tra i monumenti storici più rappresentativi dell'Antico Egitto, che costituiscono il fulcro delle escursioni, mentre la vita di bordo, in navigazione, scorre secondo i ritmi che ognuno desidera. L'esperienza di una crociera sul Nilo coniuga l'interesse culturale del viaggio in Egitto con il confort di un soggiorno in un grande albergo.

- EDFU

L'antica capitale dell'Alto Egitto è nota soprattutto per il Tempio Tolemaico, il più grande di quest'epoca, dedicato ad Horus, il dio dalla testa di falco, la cui statua domina nel cortile antistante il pronao. Le decorazioni del Tempio sono quasi tutte di carattere religioso-mitologico e rappresentano ricette di formule magiche, riti sacrali e cerimoniali da cui il pubblico era escluso. Sono testimonianze molto preziose, che fanno del Tempio di Edfu un vero e proprio libro aperto sulla religione egiziana.

- ESNA

Sulla riva sinistra del Nilo sorge il Tempio di Esna, dedicato a Khnum, il dio creatore dalla testa di ariete. La costruzione è di origine greco-romana e venne successivamente ricoperta di sabbia . I romani tentarono di decorare il tempio secondo lo stile Faraonico, ma senza successo. Di notevole bellezza sono le imponenti colonne che, concentrate in uno spazio relativamente piccolo, gli impongono un’aria di monumentale solennità.

- KOM OMBO

Il tempio tolemaico-romano di kom ombo, eretto a quindici metri sul livello del Nilo, è dedicato a due divinità: Sobek, il dio dalla testa di coccodrillo, e Haroeris, una delle manifestazioni solari di Horus. La peculiarità di questo tempio, simile a quello di Edfu, sta nel fatto che ogni elemento architettonico ha un suo "doppio", in quanto è dedicato a due divinità distinte. Sulla facciata si aprono infatti due porte attraverso le quali si accede, tra doppie file di colonne, a doppie camere e santuari.

- LUXOR

Parte dell'antica Tebe, chiamata anche da Omero, la "Città dalle cento porte": immagine che ben esprime la grandiosità di un popolo divenuto la massima potenza del mondo antico. Più tardi gli Arabi, affascinati dalla grandiosità dei suoi edifici la ribattezzarono " Città dei Palazzi ". In tempi antichi le due rive del Nilo erano due mondi antitetici: la destra, verso levante, era il regno dei vivi, con giardini e templi, animata da commerci e feste; la sinistra era la sede delle dimore eterne, con i templi funerari edificati in una pianura arida e quasi desertica. Tebe divenne la nuova capitale all' inizio della XII Dinastia, quando Mentuhotep riuscì a riunificare il paese, e lo rimase dal Medio Regno fino alla fine del Nuovo, per circa 1500 anni, raggiungendo il massimo splendore tra la XVII e la XX Dinastia. Furono questi Faraoni che decisero di nascondere i propri Sepolcri per paura che venissero profanati dai ladri e di separarli dai Templi Funerari, costruendoli in una valle segreta e piena di anfratti, l'attuale Valle dei Re; i sepolcri delle regine e di alcuni principi furono scavati in una piccola valle adiacente, e in tutta la zona alle sepolture più antiche si aggiunsero quelle di nobili, funzionari, sacerdoti. La lunga e appassionante vicenda dell'archeologia ha permesso di restituire alla luce la maggior parte di questi monumenti e una piccola parte, quella sfuggita alle razzie, dei tesori che vi erano nascosti. Mentre questi ultimi trovano adeguato spazio nei Musei (i più importanti sono quelli del Cairo, di Torino e di Londra), le pareti affrescate delle tombe offrono uno straordinario insieme narrativo sulla vita quotidiana nell'antico Egitto, sul culto dei morti, sulle tradizioni e sui riti religiosi, in una sequenza di immagini di stupefacente vivacità. La visita dei principali monumenti e tombe della zona richiede almeno un'intera mattinata e, pur essendo molto faticosa per il lungo itinerario e per le temperature molto elevate, costituisce uno dei momenti più emozionanti di un viaggio in Egitto.

Tra le tombe più importanti, quelle di Seti I, di Thutmosi II e di Amenophis II, che sono alcuni dei faraoni più significativi del Nuovo Regno. Ancora più famosa la tomba di Tutankhamon, scoperta nel 1922 dall'archeologo inglese Howard Carter, il cui arredo completo costituisce una delle sezioni più importanti del Museo Archeologico del Cairo. Completano il percorso dell'antica Tebe i Colossi di Memnon, giganti di pietra alti 15 metri posti a guardia della vallata, e l'imponente Tempio funerario della regina Hatshepsut a Deir el Bahari; la costruzione a terrazze con pilastri e colonne si apre ai piedi di un anfiteatro roccioso, creando un impressionante effetto scenografico. Lungo le sponde del Nilo sorgono inoltre altri due monumenti complessi: uno è il Tempio di Luxor, dedicato da Amenophis III, che ne avviò la costruzione, al dio Sole Amon-Ra, alla sua sposa Mur e al loro figlio, la divinità lunare Khonsu. Il Tempio fu poi continuato da Tutankhamon e abbellito da Ramsete II; degli obelischi che ornavano il Tempio, uno fu donato a Luigi Filippo di Francia nel secolo scorso e troneggia tuttora a Parigi al centro di Place de la Concorde. L'altro grande complesso architettonico è il Tempio di Karnak, dedicato al dio Amon, che si trova ad un paio di chilometri dal centro di Luxor. Frutto di quasi 2000 anni di lavori e di ampliamento, fu cominciato all'inizio della XII dinastia e presenta un susseguirsi maestoso di templi, statue, sale, obelischi e pareti incisi; L'accesso al tempio è costituito da un solenne viale costeggiato da sfingi con la testa di ariete.

- ASSUAN

Per secoli porta d'ingresso in Egitto per le carovane provenienti dal deserto e punto di contatto con il resto del continente africano, Assuan, posta al limite meridionale del grande impero egizio, si è sviluppata come una vera e propria città di frontiera pur mantenendo nei secoli un carattere tranquillo, che ancora oggi la rende particolarmente attraente. La sua incantevole posizione sul fiume è accresciuta dallo scenario naturale delle alture riarse che si gettano nel Nilo, solcato dalle bianche vele delle feluche che scivolano tra isolotti di granito. Questo tratto di fiume è caratterizzato da numerose isole, alcune delle quali furono abitate fin da prima del periodo faraonico; qui si forma anche la prima cataratta del fiume e sempre qui è stata costruita negli anni Sessanta la grande diga che ha mutato il volto del paese, con la formazione del Lago Nasser. Il Nilo, come sempre protagonista, anima il paesaggio intorno alla città, fra rocce, palmizi, isolette, aree coltivate, colline sabbiose. E fa da cornice ai templi e ai monumenti che sorgono lungo le sue rive.
Luoghi da visitare:
L'isola Elefantina, è il luogo originario in cui si sviluppò la città e vi si trovano alcuni tempietti ed il Museo di Assuan; Il Mausoleo dell'Aga khan, posto su una collina che domina il fiume, dove è sepolto Muhammah Shadi, nonno dell’attuale "Imam", capo degli Ismailiti; l'Obelisco Incompiuto; Tempio di Kom-Ombo (45 Km. a nord di Assuan); Tempio di Edfu (123 km. da Assuan); Tempio di Philae (2 km. a sud di Assuan).

- ABU SIMBEL

I due Templi di Abu Simbel hanno interessato in modo particolare l’opinione pubblica quando il lago Nasser, minacciava di sommergerli. Nel 1963 i lavori di recupero hanno trasferito i due templi costruiti per ordine del Faraone Ramses II, dal luogo originario, su di una collina; lì oggi si ergono più maestosi che mai. Il più grande fu dedicato alla Divinità del Sole Raa-Hur, nel quale si innalzano quattro enormi statue sedute di Ramses II. Due volte l'anno (22 febbraio e 22 ottobre), i raggi solari vi penetrano direttamente creando un effetto emozionante. L'altro Tempio venne dedicato da Ramses II alla sua sposa Nefertari, nel quale si ergono, erette, sei colossali statue (quattro di Ramses II e due di Nefertari ) che vegliano l'entrata dello stesso.

 

 

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